Fusione Hera Acegas, Comitato acqua pubblica: quel no è un nostro grande risultato politico. Pazzaglia (Sel): Continueremo a batterci
Per il comitato ‘acqua pubblica’ la contrarietà del consiglio comunale di Rimini ieri rispetto alla fusione di Hera e Acegas è “grande risultato politico”. “Siamo consapevoli, e ieri lo abbiamo rivendicato, che se non avessimo organizzato il presidio e non avessimo fatto pressioni nelle settimane precedenti nei confronti dei consiglieri comunali e della giunta, non ci sarebbe stata nessuna commissione e nessun consiglio comunale”, scrivono gli attivisti in una nota.
Fanno notare anche come “il problema della democrazia e della richiesta di nuove forme di partecipazione resta però inalterato, perché ci siamo trovati ieri con il consiglio comunale blindato dalle forze dell’ordine (come già accaduto a Padova e Bologna). Forze dell'ordine che impedivano l'accesso agli attivisti del Comitato e ai cittadini intervenuti. Con tanta insistenza e una forte pressione siamo riusciti ad assistere alla discussione dopo aver subito diversi strattonamenti e spintona menti”.
Partecipazione: una bella parola, un sacrosanto diritto dei cittadini che però deve ancora trovare forma e contenuti in questa amministrazione. “Fino ad ora non ci siamo sentiti all’interno di un processo democratico e partecipato, ma dopo la votazione di ieri, lungi dalle polemiche vuote e stantie, vogliamo subito passare alle proposte concrete”.
Il primo chiarimento il Comitato lo chiede sulla ripubblicizzazione del servizio idrico integrato, “responsabilità del legislatore”, e anche sulla proposta del consigliere di Sel Fabio Pazzaglia: la trasformazione di Romagna acque società delle fonti Spa in un azienda speciale di diritto pubblico.
“Il gruppo consiliare di Sel e FareComune continuerà a battersi affinchè la votazione democratica del consiglio comunale di Rimini possa diventare l'atto costituente di una fase nuova, in coerenza con l'esito dei referendum del 12-13 giugno 2011”, assicura Pazzaglia.